La Storia del Collegio Marconi
La nostra storia
L’attuale scuola paritaria “Istituto Vescovile G. Marconi” ha sede nel complesso che in origine era un castello episcopale eretto presso il guado del Lemene dai vescovi di Concordia, subito dopo le invasioni degli Ungari del secolo X. Dell’antico edificio sono tutt’ora visibili le primitive strutture murarie della cappella all’interno della odierna Chiesa dei Santi Cristoforo e Luigi.
Nel 1243 il luogo fu affidato ai religiosi di Santa Maria dei Crociferi di Venezia che lo adibirono anche ad ospedale e ricovero per i pellegrini. Venuta meno la presenza dei Crociferi, nel 1704 il vescovo Paolo Vallaresso volendo dare attuazione ai decreti del Concilio Tridentino aprì negli ambienti ristrutturati una scuola per la formazione non solo dei futuri sacerdoti, cioè un Seminario, ma anche di “tutti li figliuoli di Portogruaro” e dei dintorni.
Nel corso degli anni l’istituzione acquistò maggior rinomanza sia per la fama dei suoi insegnanti (il geologo Anton Lazzaro Moro, il librettista Lorenzo da Ponte, il canonista Giovanni Polito) sia per i fecondi scambi culturali con la Vienna degli Asburgo, che la resero culturalmente ricca e vivace. Queste condizioni favorirono il sorgere nel XIX secolo di una scuola di pensiero rosminiana e una prestigiosa tradizione di studi umanistici, in cui si distinsero tra gli altri Leonardo Ortis, Daniele Schenico, Cristoforo Soler, Osvaldo Turrini, Marco Belli.
Dopo la I Guerra Mondiale, che rese il Seminario sede del Comando austriaco e ospedale da campo, l’edificio ritornò nel 1924 a essere ambiente scolastico e pure Collegio, grazie all’opera di mons. Ludovico Giacomuzzi, e nel 1932 il neonato Istituto venne titolato allo scienziato Guglielmo Marconi. Notevole è stato lo sviluppo della istituzione perché si incrementò l’offerta formativa con altri indirizzi scolastici accanto al liceo classico, sia prima che dopo la Seconda guerra mondiale.
La struttura dell’edificio resa fragile dalla vetustà soffrì anche l’ingiuria del terremoto del per impulso del rettore mons. Otello Quaia, negli anni ’80 e ’90 del secolo scorso il complesso fu sottoposto ad ingenti opere di restauro, che hanno permesso di riportarlo in condizioni ottimali nel 2000 e poterlo rendere sede di diverse iniziative culturali e di corsi universitari per il conseguimento della laurea.
Le richieste legislative del riconoscimento della parità e le mutate esigenze culturali, sociali ed ecclesiali hanno mosso il rettore mons. Orioldo Marson ad ulteriori adeguamenti e modifiche strutturali del complesso e ad un aggiornamento e arricchimento delle strumentazioni didattiche.
L’odierno Istituto Vescovile gode della parità giuridica, per cui è parte del sistema nazionale dell’istruzione, ma deve sostenersi quasi esclusivamente con le rette pagate dalle famiglie degli alunni; da qui l’esigenza di iniziative di supporto morale, culturale ed economico che ne garantiscano l’originalità educativa di scuola cattolica sulla scia di una plurisecolare tradizione scolastica. A questo scopo per iniziativa del rettore mons. Primo Paties è sorta nel 1973 una associazione tra genitori ed estimatori della scuola cattolica.
Lo statuto della Associazione “Amici del Marconi”, registrato con atto notarile il 5 marzo 1973, all’art. 2 recita:
“L’Associazione ha lo scopo di sostenere, promuovere e potenziare l’opera del Collegio Marconi di Portogruaro quale Istituto di ispirazione cattolica nel campo dell’istruzione scolastica, della formazione morale e civile dei giovani. L’Associazione inoltre intende farsi promotrice di ogni iniziativa di carattere culturale nello spirito e nella tradizione del Collegio”.
Pur cambiando l’assetto organizzativo in base a nuove esigenze, l’Associazione è stata e sarà fedele a questo compito.
In cinquanta anni di attività l’Associazione ha promosso annualmente a scadenza variabile almeno quattro o cinque iniziative in collaborazione con l’Istituto e a favore degli alunni, delle famiglie, dei docenti e della comunità portogruarese. Diverse centinaia le occasioni in cui gli associati si sono impegnati per dare un tangibile sostegno alla vita della scuola: molteplici gli ambiti, diversificati i destinatari, multiformi le circostanze.